Indice
Premessa
Introduzione
  Prima parte: Aspetti teorici
Capitolo primo: Il Business Plan - aspetti generali
Capitolo secondo: Aspetti teorici della pianificazione e programmazione aziendale
  Capitolo terzo: Sviluppo e analisi di un modello economico-finanziario su elaboratore
  Seconda parte: Sviluppo di uncaso aziendale
Capitolo quarto: Sintesi preliminare
Capitolo quinto: Descrizione generale dell'impresa
Capitolo sesto: Prodotti e servizi
  Capitolo settimo: Il piano di marketing
  Capitolo ottavo: Il piano tecnico operativo
  Capitolo nono: Il piano economico-finanziario
  Capitolo decimo: Allegati
Bibliografia e note

 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
FACOLTÀ DI ECONOMIA
   
Capitolo Sesto:
PRODOTTI E SERVIZI

6.1. I MATERIALI COMPOSITI A MATRICE METALLICA
Il mercato industriale sembra essere ricettivo verso i materiali a matrice metallica che rispondono a esigenze congiunte di alta resistenza a velocità sempre più elevate con caratteristiche di leggerezza. Queste caratteristiche tecniche sono soddisfatte già da qualche anno dai nuovi composti dell’alluminio.

Sebbene la suddetta tecnologia sia stata sviluppata sin dal 1960, solo ora esistono le condizioni necessarie per una capillare diffusione di questo prodotto prima circoscritto al settore aerospaziale e militare. Le motivazioni risiedevano sia negli elevati costi di produzione e della materia prima, sia nel fatto che la disponibilità di materiali con caratteristiche superiori costituiva un vantaggio strategico da mantenere il più a lungo possibile.
Attualmente sono già operanti alcune macchine che producono alluminio rinforzato con fibre (USA, Inghilterra e Giappone), ma la produzione è ancora limitata ed imperfetta, infatti, le impurità presenti nei pezzi sono notevoli, soprattutto a causa delle porosità dovute alla presenza di aria. Queste limitazioni sono state ovviate con la tecnologia realizzata e brevettata dalla DERA. Le macchine che sfruttano il nuovo procedimento di produzione sono definite macchine di seconda generazione ed è in questa categoria che rientra il macchinario che verrà acquisito dalla M.M.C. Srl.

Attualmente i componenti che possono essere realizzati non hanno dimensioni elevate in quanto esse sono subordinate alle caratteristiche strutturali della macchina.
L’obiettivo è comunque quello di procedere ad un loro incremento per giungere alla fabbricazione di barre ad H della lunghezza standard di 6 metri.
Per ora questo è allo stadio di progetto, ma si prevede di realizzarlo nei prossimi anni.

Per una trattazione tecnica e storica più approfondita si rimanda l’attenzione all’ALLEGATO N°2, per la descrizione del processo produttivo fare riferimento al PIANO OPERATIVO.

6.2. LO SVILUPPO DI UN PROGETTO DI PARTI IN COMPOSITO
La produzione in serie di parti in composito si presenta come l’ultimo anello di una catena di attività dove la componente servizio pre e post-vendita è vitale. In breve, le fasi di sviluppo di un progetto di parti in composito può essere così schematizzato:

FASI DI PROGETTO AZIENDA DESCRIZIONE
Contatti preliminari con il cliente MMC Avviene sulla base delle varie attività di marketing pianificate (vedi sezione apposita)
Verifica del potenziale: quantità annue, livelli di prezzo sostenibile MMC Serve a verificare più in dettaglio le caratteristiche del progetto, definire il potenziale e la plausibilità del progetto dal punto di vista economico e a lanciare lo studio di fattibilità
Studio delle problematiche tecnico-applicative e verifica della fattibilità CMT Viene inizialmente svolto da CMT e da laboratori DERA in UK
Definizione del materiale e del processo produttivo CMT Viene inizialmente svolto da CMT e da laboratori DERA in UK
Prototipazione CMT / MMC Svolto in Italia in collaborazione fra CMT e MMC. Serve anche a mettere a punto il processo produttivo
Test CMT / MMC Possono essere svolti dal centro prove di CMT e Dera in UK o presso laboratori specializzati in Italia, con la supervisione di CMT e MMC
Eventuali modifiche e aggiustamenti CMT Si tratta tipicamente di aggiustamenti al processo produttivo o piccole variazioni di progetto che possono essere rese necessarie dai test effettuati
Produzione serie MMC  


Fra queste fasi i “Contatti preliminari con i clienti” potenziali in questo momento risultano essere essenziali per l’azienda che deve costituire un portafoglio clienti per iniziare l’attività produttiva. Dall’analisi ci si aspetta che si evidenzi l’esistenza di un mercato pronto e ricettivo verso questa particolare tecnologia e quindi disposto a sostenere quegli elevati costi di sviluppo che essa richiede (nel capitolo 4 si definiscono i costi per la messa a punto del processo di produzione). È in questi termini che tutte le varie attività di marketing fino ad ora avviate hanno l’obiettivo di verificare il reale potenziale dei segmenti di mercato, di aumentare la notorietà di M.M.C. e, soprattutto, di costituire un portafoglio clienti.
La simulazione economico – finanziaria (capitolo 6) evidenzia la necessità di acquisire almeno due commesse di una certa consistenza i primi due anni e tre nel terzo anno per poter avviare con successo l’attività. Sono proprio queste ipotesi che attraverso le attività di marketing dovranno essere verificate sul campo. Inoltre, dovranno essere attentamente valutate quelle fasi successive di progettazione svolte inizialmente dalla C.M.T. Ltd e solo successivamente, con l’acquisizione del know-how applicativo, gestite autonomamente dalla M.M.C.
È in questo ambito, infatti, che M.M.C. sta definendo con la casa madre le modalità del supporto (grado di disponibilità minima, tempi di risposta e di intervento, frequenza dei contatti, ecc.) che essa si impegna a fornire per tutte le fasi di gestione delle commesse, dalla prevendita al set-up della produzione di serie.
Si tratta comunque di un percorso evolutivo tipico già riscontrato in settori analoghi, come in quello dei compositi a matrice plastica e nelle materie plastiche anche di fascia alta (tecnopolimeri): inizialmente il know-how era posseduto quasi esclusivamente dai produttori delle materie plastiche e delle fibre (Du pont, Bayer, GEP, 3M, ecc.) oggi esso si è evoluto ed è sotto il pieno controllo dei cosiddetti “trasformatori” che, in piena autonomia rispetto ai fornitori di materie prime, possiedono le competenze necessarie per attuare il processo produttivo in tutti i suoi aspetti più critici: dagli stampi, ai materiali, alle temperature e modalità di iniezione, fino ad arrivare al prodotto finito.

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