Caratteristiche del lampone (nome
botanico: Rubus Idaeus)
Il
nome deriva dal latino rubus = mora oppure rubeo
= rosseggiare, per il colore dei suoi frutti, e idaeus,
che deriva dal monte Ida sull’Isola di Creta, monte
sacro della dea Cibale, dove la pianta vi cresceva, probabilmente,
in grande abbondanza.
Il lampone è una pianta arbustacea che appartiene alla
famiglia delle Rosacee. Si tratta di fusti gracili, che possono
raggiungere anche i due metri di altezza, muniti di foglie
imparipennate composte da tre a cinque, sino anche sette,
foglioline, color verde chiaro in superficie e biancastre
e ricoperte da una peluria fitta sotto, e di minuscoli aculei.
I fiori sono piccoli e bianchi; le infruttescenze, che consistono
di molte piccole bacche, che classificano il frutto tra quelli
chiamati multipli e composti, sono, generalmente, rosse, ma
esistono anche varietà gialle, il cui sapore è
piu’ delicato e piu’ aromatico, nere e bianche,
sono dolci e gradevolmente profumate. Originario dell’emisfero
boreale (regioni settentrionali dell’Asia, Asia Minore,
tutta Europa) e Nordamerica, cresce in Italia nei boschi montani
dai 500 m ai 1850 m (in svizzera addirittura fino a 2300 m);
è diffuso nei pendii, nelle radure, nei macereti, sul
ciglio dei boschi o lungo i sentieri.
Le foglie contengono:
Tannini
(sostanze piuttosto complesse, dotate di proprietà
concianti, le loro proprietà sono anche astringenti,
nonché citostatiche e battericide, per tali ragioni
si impiegano in preparati ad uso locale per la cura
delle ferite, di mucose infiammate, di emorroidi, di
congelamenti, di ustioni) derivanti dall’acido
gallico (usato in fotografia, in medicina e
nella preparazione di sostanze coloranti) e dell’acido
ellagico
Vitamina C
Flavonoidi
(da flacone: pigmento naturale organico che
impartisce colore a molte piante, fiori, frutti)
Acidi
organici
Mentre nel frutto
fresco troviamo:
Zuccheri
(levulosio) fino al 70%
Vitamine A,
B1, C, E
Acido malico
(usato in medicina e per sintesi organiche)
Acido ossalico
(usato in tintoria e nella stampa dei tessuti, in conceria,
nella preparazione di inchiostri, nella sintesi di coloranti)
Acido tartarico
(usato in tintoria, nella panificazione, in fotografia,
in farmacia e nella fabbricazione di alcuni coloranti)
Acido citrico
per l’1-2%
Acido salicilico
Sali minerali:
calcio, fosforo, magnesio, ferro
Pectina
(sostanza organica complessa contenuta nella frutta
usata come gelatinizzante per marmellate e in farmacologia)
Potassio
Antociani
(da antocianina: pigmento vegetale, glucoside, che colora
dal rosso al violetto frutti, fiori e piante)
Ogni
frutto contiene circa 34 calorie e non ci sono controindicazioni.
L’azione delle foglie (Rubi Idaei Folium) è astringente,
quella dei frutti (Fructus Rubi Idaei) è invece diuretica,
lassativa., rinfrescante, tonica ed efficace in caso di carenza
di vitamina C, indicata pertanto, per cure antiscorbutiche,
sia se mangiati freschi sia sottoforma di sciroppo o gelatina.
I frutti possono anche
essere la base per la preparazione di:
Marmellate
Grappe
e liquori
Dolciumi
(crostate)
Bibite:
vino, vini tonici e ratafià (liquore ottenuto da
succhi di frutta, alcool, zucchero, sostanze aromatiche
toniche e amare)
Sciroppi
Aceti aromatici
Nell’indutria
alimentare è spesso impiegato come correttivo
del sapore
Lo
sciroppo di lampone è noto sin dai tempi dei primi
speziali, i quali lo ritenevano assai conveniente per
i Tipi Biliosi, i cui umori sono troppo bruschi e che soffrono
di eterna sovreccitazione. Lo sciroppo diluito è
una bevanda rinfrescante sia per persone ammalate con febbre
sia per persone sane. Già Dioscoride (Pedanio Dioscoride,
medico greco) descriveva il lampone come rimedio a varie patologie
(a quelle già elencate, si aggiungono le ulcere da
curare con le foglie schiacciate) o anche contro il morso
dei serpenti. Dalla fermentazione si può preparare
dell’alcool profumato. Le foglie giovani, le gemme,
sono utilizzate per scopi medicinali, soprattutto per disturbi
ginecologici, in modo particolare per scompensi mestruali.
I fiori e le foglie hanno le stesse proprietà con il
vantaggio, rispetto ai frutti, di conservarsi bene una volta
essiccati e di poter, dunque, essere sempre disponibili nella
vostra piccola farmacia naturale. Le foglie, come quelle di
mora, vengono tradizionalmente usate per malattie cutanee
croniche. Il lampone è raccomandato ai diabetici di
tipo mellito, ai sofferenti di acidità di stomaco,per
i reumatismi e alle persone afflitte da albuminuria (elevate
quantità di grassi contenuti nell’urina). È
anche amico del fegato, febbrifugo, lenisce le angine, le
bronchiti, le infezioni del sistema urinario. Un infuso di
foglie può essere usato come collutorio per stomatiti,
gengiviti e per qualsiasi altra infiammazione orale, per gargarismi
contro il mal di gola e come impacco per gli occhi gonfi e
stanchi, per malattie e disturbi delle vie respiratorie e
del sistema cardiocircolatorio. In farmacia è usato
anche come aromatizzante e correttore del gusto. In cosmetica
si ricavano dai frutti pomate e maschere per il viso, che
le donne greche usavano convinte di cancellare le rughe e
ridare giovinezza al volto. I frutti di lampone schiacciati
ed addizionati allo yogurt costituiscono un’ottima maschera
di bellezza tonificante e nutriente. Un cataplasma di foglie,
cotte nel latte e applicate per 30 minuti, può lenire
i dolori al seno. In generale i frutti di bosco fanno bene,
perché possono aiutare a prevenire alcune malattie,
come i tumori, per le loro proprietà antiossidanti.